Il gatto ha un palato abitudinario ma molto esigente. Il suo olfatto lo indirizza verso opzioni non sempre tradizionali e, a volte, può capitare che selezioni anche molto raffinate non risultino di suo gradimento. Il cibo per i gatti può avere una consistenza umida o disidratata. Riguardo gli alimenti secchi sicuramente in questo momento dell’anno sarebbero da privilegiare. Il caldo tende a deteriorare le versioni umide. Se Micio non è veloce a mangiare e lascia qualcosa nella ciotola, quando vi torna non trova sicuramente un profumo appetibile. Per ovviare a sprechi meglio dunque orientarsi sugli alimenti secchi.
Prima di scegliere la pappa per il gatto è importante preferire marche di qualità. Poi è consigliabile anche variare nei “gusti” e nelle consistenze. Questo per aiutare il gatto ad abituarsi a situazioni diverse, essendo già lui per natura un animale dai gusti non facili.
Crocchette per ogni situazione
Esistono molte varianti di crocchette. Possono essere ad esempio, energetiche, ipoallergeniche, monoproteiche. Ognuna vanta una particolare sfumatura nutrizionale, pronta ad assecondare le esigenze specifiche del gatto. Tra le più richieste ci sono quelle grain free, ideate per affrontare le intolleranze e le sensibilità alimentari. Le crocchette possono variare sia come ingredienti contenuti sia come dimensioni. Le hairball, da proporre al micio per permettergli di espellere i boli di pelo, sono più grandi. Quelle per i kitten sono come è facile immaginare, più piccine.
Differenze fra secco e umido
Il cibo secco e il cibo umido per i gatti sono prodotti industriali. Per norma dovrebbero essere sottoposti a specifici controlli prima di essere messi sul mercato. Hanno però un differente processo di produzione. Gli alimenti secchi (i cosiddetti “croccantini”) sono preparati cuocendo il cibo a pressione.
Poi viene essiccato e irrorato di grasso per renderlo più appetibile al gatto. Vengono aggiunti infine i conservanti che evitano che il grasso si alteri. Il cibo umido, invece, viene cotto, pastorizzato, poi sigillato in lattine o bustine. Contiene orientativamente l’80 per cento di acqua. Poiché è confezionato sottovuoto non prevede l’uso di conservanti.
Perché scegliere gli alimenti secchi
La scelta tra cibo secco o umido si può basare su un discorso di tipo economico anche se non è da sottovalutare il gusto del gatto. Dal punto di vista nutrizionale, infatti, tra prodotti appartenenti allo stesso livello commerciale non ci sono molte differenze. I croccantini per i gatti li obbligano all’uso attivo dei denti e delle gengive. In più aiutano a tenere sotto controllo i problemi dentali come ad esempio, la formazione del tartaro. Sembra, però, che un uso esclusivo di cibo secco possa essere responsabile di problemi di obesità. Il croccantino, infatti, possiede un valore meno saziante rispetto all’umido. Questo fa sì che il gatto sia tentato di mangiarne di più o, comunque, oltre la dose giornaliera raccomandata.
Attenzione all’etichetta per scoprire i migliori alimenti secchi
Gli alimenti secchi devono essere di ottima marca per salvaguardare il gatto da malattie e complicazioni a livello di salute. Leggere l’etichetta relativa al contenuto, è importantissimo. Un croccantino di qualità non deve essere costituito per lo più da fa farina di ossa e scarti di carne e pesce assemblati. Alcuni vengono persino colorati chimicamente. L’uso eccessivo di croccantini scadenti è responsabile, nel gatto, di importanti patologie. Come i calcoli renali e alla vescica, ad esempio, che spesso vengono scoperti quando è ormai troppo tardi per intervenire con efficacia.
Se si nota che il gatto va di frequente a bere nella sua ciotola significa che il cibo non è di qualità idonea. Il gatto nutrito con cibo di scarsa qualità ha il pelo opaco, l’alito cattivo e i denti ingialliti.
Croccantini in base allo stile di vita e alla razza
Le confezioni degli alimenti secchi possono indicare anche a quale razza o per quale stile di vita siano più indicati. Si tratta di un suggerimento da non sottovalutare. Al momento della formulazione dei croccantini, infatti, significa che si è tenuto conto di parametri ben precisi. Alcune marche produttrici di cibo per gatti, in genere le più costose, fanno infatti ulteriori distinzione a seconda del tipo di vita che il gatto conduce (se è un gatto “domestico”, quindi sedentario, o abituato a uscire) o della razza del gatto.
Quanti croccantini dare al gatto
I croccantini sono un alimento completo dal punto di vista nutrizionale. Non sono uno snack. Si tratta di un pasto vero e proprio. Per non rischiare di portare il gatto verso il sovrappeso o, peggio, l’obesità, è importate rispettare sempre le indicazioni riportate in etichetta relative al dosaggio. Questo è variabile in base al peso dell’animale. Quindi, se in casa si ha più di un micio, bisogna prestare ancora maggiore attenzione. Al di là di pesare in concreto il quantitativo esatto ad esempio con una bilancia, esistono in commercio dei bicchieri dosatori. Particolarmente pratici, hanno una scala graduata che indica la giusta quantità di pappa da dare al gatto. Così è praticamente impossibile esagerare.