Il collare elisabettiano è quello strumento che permette di “isolare” la testa del gatto dal resto del suo corpo. Va fatto indossare all’animale in momenti particolari come dopo un intervento chirurgico o nel caso di una ferita ad esempio, ad una zampetta. Il collare, che ha l’aspetto di un imputo, fa sì che il gatto non vada a “stuzzicare” la parte interessata dal problema. Mordicchiando e dando leccatine, in particolare, che sono un passatempo a cui il gatto si dedica spesso.
Indossare o, meglio, far sì che Micio indossi il collare elisabettiano non è semplicissimo. L’animale infatti, poco incline alle novità, può viverlo come un piccolo trauma. Avere le idee chiare su come procede, quindi è importante. Ecco la nostra guida in pochissimi passaggi.
Giacché l’operazione richiede velocità, decisione ma allo stesso tempo comprensione e tenerezza, sarebbe meglio mettere il collare elisabettiano potendo contare su due persone. Una distrae il micio tenendolo in braccio e l’altra agisce e fa indossare il collare.
Prima di tutto avvicinare e prendere il gatto
La tecnica per tenere fermo il gatto dipende da quanto è collaborativo. Non è facile prevederlo in anticipo. Se ama essere tenuto in braccio, il discorso si semplifica e non di poco. Sarà sufficiente sostenerlo sotto l’addome con una mano e con l’altra tenerlo vicino al proprio corpo. Poi va appoggiato su una superficie piana (ad esempio un tavolino). A questo, però, punto il gatto si chiederà di certo cosa stia accadendo e tenderà ad essere sospettoso. Meglio concedergli qualche carezza e qualche parolina dolce di incoraggiamento.
Tenerlo con decisione
Parlare al gatto con un tono calmo e rassicurante. Afferrarlo per la collottola e sollevargli le zampe anteriori dal piano di appoggio; questo permette di avere una mano libera e contemporaneamente impedire al gatto di ribellarsi. I mici quando sono piccini, vengono trasportati in questo modo dalle loro mamme e, dunque, si tranquillizzano spontaneamente quando assumono tale posizione. Con la mano libera, far scivolare il collare elisabettiano intorno alla sua testa. A questo punto il rischio che non voglia cooperare è molto alto. Restando dietro al gatto, far in modo che la sua testa entri nella sezione più piccola del collare e che il bordo si appoggi al suo collo; tirare via la mano delicatamente e afferrare il corpo del gatto.
Agganciare subito la chiusura
Ci siamo quasi. L’operazione è quasi conclusa ma occorre lo scatto finale. Quello che permette di allacciare il collare fermandolo stabilmente e tenendolo in posizione. Fatto questo è possibile assicurarsi che sia ben aderente, che non schiacci le orecchie del gatto e che non interferisca con la sua “naturale” respirazione.
Inutile negarlo. Al gatto questo “intruso” non piacerà proprio. Con il tempo, però, si abituerà alla sua presenza. All’inizio infatti sembrerà tutt’altro che possibile. Probabilmente farà dei movimenti strani e reiterati pur di provare a toglierlo, andrà a sbattere contro i mobili e diventerà un po’ irrequieto. Già dal secondo giorno, però, sarà in grado di prendere le misure e orientarsi molto meglio.
Come aiutarlo a sopportare il collare elisabettiano: alcuni consigli
La cosa importante è fare il possibile per rendere al gatto la vita più facile. La sua cuccia e le sue ciotole devono essere ancora più accessibili. Se è il caso e ovviamente se è possibile, sarebbe opportuno anche spostare gli oggetti che possono ostacolare il suo passaggio. Bisogna infatti tenere a mente che mentre indossa il collare elisabettiano, seppure di plastica trasparente, il gatto ha la visuale limitata. In più, aumentare la dose di coccole e attenzioni: sicuramente permetterà all’amico a quattro zampe di affrontare la situazione con maggiore serenità.